Il 53enne David Weber, di Miami Beach, pensava che non avrebbe avuto
problemi a pagare le birre che aveva consumato con la carta di credito
rubata che aveva in tasca, ben sapendo che commessi e cassieri americani
accettano per buona qualunque “autodichiarazione” di identità. Del
resto, negli USA non c’è neppure una vera e propria carta di identità:
uno si chiama come dice di chiamarsi.
Weber si era impossessato della carta durante un furto commesso
qualche giorno prima all’interno di un’auto parcheggiata in un garage in
città.
Difficile essere “beccato”, al massimo la carta di credito sarebbe
stata rifiutata, dicevamo: certo, a meno che il destino non ci metta lo
zampino.
Il cassiere del locale infatti altri non era che il proprietario
della carta di credito rubata, che ovviamente ha riconosciuto subito la
sua carta, con il suo nome sopra, che Weber gli aveva dato per il
pagamento. Con una scusa, si è allontanato un attimo per chiedere ad un
addetto alla sicurezza di chiamare la polizia, e successivamente ha
trattenuto, con scuse varie, Weber fino all’arrivo degli agenti, che
hanno arrestato l’uomo.